Dalla digital society alla cashless society
L’emergenza COVID ha accelerato il bisogno di transazioni economiche sempre più sicure e a portata di smartphone. L’esempio dell’App Eni Station +.
L'Italia e il mobile payment
Rispetto alla velocità della trasformazione digitale di altri Paesi, l’Italia ha continuato a registrare trend in contrasto tra loro, soprattutto in materia di acquisti online e di e-money. Sebbene gli italiani siano ai primi posti per possesso ed utilizzo di smartphone, la penetrazione di e-commerce e sistemi di mobile payment è infatti tra le più basse in Europa, segno evidente di cambiamenti di abitudini e di cultura che finora hanno faticato ad imporsi.
L’emergenza COVID-19 sta sensibilmente alterando questo scenario, imprimendo un’accelerazione importante anche a questo settore della digitalizzazione. L’esigenza di ridurre al minimo le occasioni di contatto, prime fra tutte quelle richieste dal passaggio di contante o di carte di credito, ha lasciato campo libero alle applicazioni e alle tecnologie che consentono di completare transazioni di denaro interagendo solo ed esclusivamente con il proprio smartphone, abituando le persone a farlo non solo per gli acquisti online, ma anche per quelli in negozio e comunque in presenza.
Questa accelerazione è rapida ed incisiva, ma si stava preparando già prima dell’arrivo della pandemia. Se fino al 2019 l’Italia si posizionava al 23° posto in Europa per volume di transazioni cashless, il 2019 è iniziato con un’inversione di tendenza e con un aumento significativo degli italiani che utilizzano lo smartphone per pagare anche in negozio.
Una ricerca svolta dalla società di consulenza Kantar per l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano su un campione di 2mila utenti internet tra i 18 e i 64 anni fornisce dati interessanti in merito.
Il 13% del campione ha dichiarato di pagare con lo smartphone in negozio, ma lo smartphone sembra essere diventato un punto di riferimento a tutto campo per le operazioni transazionali: l’85% lo ha utilizzato negli ultimi sei mesi per acquisti online, preferendolo al PC per la comodità e la velocità dell’acquisto (49%), la possibilità di fare acquisti fuori di casa o in viaggio (37%) e il fatto di poter pagare velocemente grazie ad informazioni già salvate sul dispositivo (18%).
Lo smartphone, inoltre, sta diventando del tutto assimilabile a un portafoglio elettronico e la soddisfazione per l’esperienza del mobile payment è così positiva che l’88% del campione ha dichiarato che continuerà ad utilizzare lo smartphone per pagare anche in futuro.
Oltre gli acquisti online
La pandemia ha indotto sia i consumatori finali che il business a sperimentare nuove soluzioni cashless e contactless o a riproporne di già esistenti, introducendo un cambiamento anche in gesti quotidiani come fare il pieno di carburante o pagare un acquisto effettuato nel negozio. La possibilità di evitare il contatto fisico nelle transazioni di denaro, resa necessità dall’emergenza sanitaria, si sta profilando come un’opportunità alla quale sia i consumer che i merchant non vorranno più rinunciare, avendo questa esperienza evidenti vantaggi dal punto di vista della sicurezza e della salute, ma anche della velocità e della trasparenza.
L’App Eni Station + rappresenta un ottimo esempio di soluzione innovativa, lanciata sul mercato molto prima della pandemia, che ha rivelato a pieno tutta la sua utilità nel corso dell’emergenza. Una delle principali caratteristiche di questa App è infatti la possibilità di fare rifornimento di carburante presso una qualsiasi stazione Eni abilitata, sia in modalità self che servito, e di pagare con un semplice clic sull'applicazione.
Ad oggi è l’unica app che garantisce l’esperienza di rifornimento "servito sicuro" poiché priva di interazioni fisiche con personale o dispositivi (POS) presenti nel punto vendita.
In mashfrog lavoriamo già da tempo su soluzioni innovative per il mobile payment e per la riduzione di transazioni basate sul contante. Oltre alla lunga esperienza nello sviluppo di applicazioni mobile multi-servizi, stiamo consolidando le competenze in ambito blockchain e criptovalute per circuiti di pagamento sempre più sicuri e cashless.
Un esempio per tutti è Tourist Wallet, un progetto finanziato che stiamo sviluppando insieme all’Università di Tor Vergata e alla start-up Foodiestrip per lo sviluppo e la digitalizzazione del turismo nella Regione Lazio. Il progetto consiste nella creazione di un circuito di imprese e professionisti legati al settore del turismo presso i quali è possibile effettuare pagamenti utilizzando solo un borsellino digitale, il tourist wallet appunto. Il progetto si basa sulla blockchain e ha notevoli vantaggi in termini di sicurezza, velocità e trasparenza. Non solo, contribuisce a creare un circuito virtuoso per lo sviluppo del territorio e delle economie locali.