Dalla matematica a Mulesoft: il sogno europeo di Auler
Origini venezuelane, una passione per la matematica e il sogno di vivere in Europa: ecco la storia di Auler, Saleforce Business Consultant da circa un anno in Mashfrog Group.
Perché hai scelto di vivere in Italia?
Sin da piccolo ho coltivato il desiderio di trasferirmi in Europa. In Venezuela siamo bombardati dall’idea del sogno americano, ma io volevo andare controcorrente e seguire il mio istinto di crearmi il mio sogno europeo. L’occasione è arrivata ai tempi dell’università, quando la difficile situazione politica e sociale del mio paese mi ha indotto a decidere di ridisegnare la mia nuova vita e cambiare paese. Per decidere in quale paese europeo andare a vivere, ho sviluppato un metodo statistico-matematico: in una tabella ho inserito da una parte una ventina di categorie da valutare, dall’altra una serie di paesi europei tra cui appunto l’Italia. Tra gli aspetti che avevo preso in considerazione c’erano qualità e costo della vita, affinità con la mia lingua e la mia cultura e opportunità formative e professionali. Ad ogni categoria avevo attribuito un punteggio differente in base alla loro importanza per me e avevo poi iniziato a valutare ognuna di esse per città, più che per paese. Ho fatto circa due mesi di ricerche e analisi, alla fine dei quali è emerso che per le mie esigenze la città europea migliore in cui vivere era Torino.
Cosa hai fatto dopo esserti trasferito a Torino?
Una volta deciso che la mia città sarebbe stata Torino, ci sono voluti altri due anni prima che questo desiderio diventasse realtà. Oltre alle problematiche burocratiche, avevo infatti bisogno di mettere da parte dei soldi per poter partire. Dopo due anni di lavoro finalmente ero pronto, così a settembre 2017 sono arrivato a Torino. La mia esigenza era imparare subito la lingua, soprattutto per poter seguire le lezioni e sostenere gli esami universitari, per cui ho preso casa con alcuni italiani, ho trovato un lavoro a contatto con il pubblico e, soprattutto, mi sono iscritto alla Facoltà di Matematica. Una full immersion che mi ha permesso di imparare l’italiano in un mese circa.
Come sei arrivato dalla matematica a Salesforce?
Durante la pandemia avevo letto la biografia di Marc Benioff, CEO e fondatore di Salesforce, ed ero rimasto affascinato dalla sua storia e dalla tecnologia innovativa e visionaria che aveva creato. Mi sembrava un buon punto di incontro con le materie che già stavo studiando, soprattutto quelle legate alla programmazione. E così nel 2021 mi sono iscritto ad un corso di Salesforce per acquisire le certificazioni admin e developer e ben presto ho iniziato uno stage in una società di consulenza informatica. Una breve esperienza, a seguito della quale ho svolto il colloquio e sono entrato a lavorare in Mashfrog.
Di cosa ti occupi in Mashfrog?
Sono entrato in Mashfrog nel febbraio 2023 come sviluppatore Salesforce. Inizialmente ho lavorato per un breve periodo ad un progetto in ambito medico, ma dopo poco mi è stata offerta l’opportunità di fare formazione interna su Mulesoft, software recentemente acquisito da Salesforce. Io ero un po’ spaventato all’idea di lavorare nell’ambito delle integrazioni API, ma poi mi sono buttato in questa nuova avventura e oggi sono molto felice di aver fatto questa scelta. Mi occupo principalmente dello sviluppo, convertendo le richieste funzionali all’interno dell’applicativo, per poter trasmettere i dati tra due applicazioni.
Cosa ti piace di Mulesoft?
Mulesoft è un system integration software che facilita lo scambio di dati tra diverse applicazioni. A me è sempre piaciuto lavorare con i numeri, per cui mi affascina molto gestire un’informazione che si sposta da un sistema all’altro. Oltre a ciò, è una tecnologia innovativa che si concilia bene con il mio desiderio di novità e conoscenza ed è un’opportunità di crescita professionale davvero molto interessante per me.
In conclusione, quali sono le tue aspettative professionali?
Vorrei continuare a specializzarmi in Mulesoft, prendendo tutte le certificazioni necessarie, con l’obiettivo a lungo termine di diventare architect. Nella Business Unit Global Customer Digital Solutions in cui lavoro, siamo incentivati a prendere diverse certificazioni ogni anno e abbiamo un leader che ci aiuta a scegliere quelle più idonee al nostro piano di crescita. Sono molto contento di questa opportunità, che spero mi possa aiutare a raggiungere presto i miei ambiziosi obiettivi.