Lavoro, famiglia e hard rock: la storia di Gemma
Content manager di giorno, cantante hard rock di notte: Gemma Aleandri ci racconta il suo percorso di crescita personale tra lavoro, famiglia e musica.

Cosa hanno in comune educazione domiciliare, famiglia, content management e musica hard rock? Sembrano mondi apparentemente lontani, ma se li guardiamo attraverso la storia di Gemma Aleandri, Communication Manager in Mashfrog, scopriamo un filo conduttore fatto di empatia, creatività e ricerca di sé stessi.
Da quanto tempo sei in Mashfrog e di cosa ti occupi?
Sono entrata in Mashfrog a dicembre 2023 come Communication Manager all’interno della BU Content & Creative Solutions. Mi occupo di creazione, editing e ottimizzazione SEO, oltre che di gestione, moderazione e reportistica per diversi canali social.
Il mio percorso in questo ambito è iniziato in modo curioso: quando aspettavo la nascita di mia figlia, quasi sette anni fa, usavo un’app chiamata iMamma per seguire le fasi della gravidanza. Interagendo nella community online, ho avuto l’opportunità di conoscere Monica Diliberti, che dopo qualche tempo mi ha chiesto se volessi entrare nel team delle moderatrici del gruppo Facebook di iMamma. Ho accettato e, dopo un periodo di formazione e poi di training on the job, è nata l’opportunità di trasformare questa esperienza in un lavoro vero e proprio, fino a diventare parte integrante del team che gestisce i contenuti. È stato un percorso di crescita continua, che mi ha portata fino a Mashfrog.
Cosa facevi prima di iniziare questo lavoro?
Ho una laurea in Scienze della Formazione e, prima di dedicarmi al digital, ho lavorato per diversi anni come educatrice domiciliare. Ho iniziato con tirocini nell’ambito delle dipendenze, poi ho seguito per cinque anni un bambino con disabilità medio-grave, supportandolo nelle terapie e nelle attività quotidiane.
Era un lavoro impegnativo, ma molto gratificante. Quando è nata mia figlia, però, ho capito che non sarei riuscita a conciliare questa professione con la vita familiare: gli orari erano molto variabili e spesso facevo anche turni di notte. Ho dovuto prendere una decisione - lasciando un lavoro che amavo è stato difficile - ma oggi sono felice della scelta che ho fatto e di essere riuscita a costruirmi in questi anni una nuova professionalità, in un settore che mi appassiona, è in continua evoluzione e sul quale continuo a crescere e formarmi.
Come è nata la passione per la musica?
La musica è sempre stata parte della mia vita: provengo da una famiglia di musicisti, mia nonna era una fantastica pianista e mia madre era una grande fan di gruppi come Led Zeppelin e Black Sabbath. Sono cresciuta a suon di rock e hard rock, ma per tanti anni l’ho vissuta solo come passione personale, senza mai pensare di trasformarla in un progetto concreto.
Solo un paio di anni fa ho deciso di fare il grande passo: ho iniziato a prendere lezioni di canto per affinare la tecnica e capire come usare la mia voce al meglio. È stato un percorso di scoperta incredibile, perché pensavo di saper cantare, ma ho capito che senza una tecnica adeguata non potevo controllare la mia voce come avrei voluto.
Questo cambiamento è andato di pari passo con un’importante trasformazione personale. Dopo anni dedicati esclusivamente al lavoro e alla crescita di mia figlia, ho sentito il bisogno di riprendere in mano la mia vita e di tornare a prendermi cura di me stessa. Ho iniziato un percorso per rimettermi in forma, ho ritrovato fiducia in me stessa e mi sono finalmente concessa il tempo di coltivare le mie passioni, tra cui il canto.
E così oggi fai parte dei Sons of Lunacy: parlaci del vostro gruppo.
I Sons Of Lunacy sono nati nell’ottobre del 2023 da un’idea mia e di due amici chitarristi, con uno dei quali inizialmente avevo formato un duo acustico. Insieme abbiamo deciso di dar vita a qualcosa di più strutturato e abbiamo reclutato altri due membri: oggi siamo due chitarristi, un bassista, un batterista e io alla voce. Facciamo hard rock con influenze power metal e suoniamo solo pezzi originali. La creazione dei nostri pezzi è un lavoro di squadra: nascono da un’idea di base di uno dei chitarristi, dopo di che vengono provati, riarrangiati, arricchiti dagli assoli del nostro chitarrista solista e impreziositi dalle ritmiche create dal bassista e dal batterista. Io mi occupo delle linee vocali e dei testi.
Dopo alcuni mesi di prove, in cui abbiamo studiato e sviluppato i nostri brani, nell’aprile 2024 abbiamo iniziato a esibirci nei locali romani: il riscontro del pubblico e degli addetti al settore è stato da subito positivo e credo che sia un progetto con buone prospettive di crescita nell’ambiente del metal underground romano, tanto che in questo periodo stiamo registrando il nostro primo EP, e di recente abbiamo superato la prima selezione del contest musicale ReyTape, una competizione dedicata alle band emergenti con repertorio originale, e a marzo ci esibiremo nella seconda fase del concorso.

Come concili questa tua passione con il lavoro e la vita privata?
Lavorando part-time, riesco a bilanciare il lavoro con la mia passione per la musica e la vita familiare. Le prove della band sono due volte al mese, di sera, e quando abbiamo concerti nei weekend porto con me mia figlia, che è diventata la nostra fan numero uno! Se invece le serate sono infrasettimanali, può restare a casa con il papà o con i nonni. Il supporto della mia famiglia è fondamentale, ma anche il fatto di aver trovato un equilibrio personale. La musica mi permette di esprimermi e di sentirmi realizzata, e questo ha un impatto positivo anche sulla mia vita lavorativa e familiare.
Quali aspettative hai per il tuo futuro?
A livello professionale, voglio continuare a lavorare nell’ambito della creazione di contenuti e gestione social, un settore che mi appassiona e in cui voglio crescere sempre di più. L’obiettivo è trovare sempre maggiore stabilità, per poter lavorare con serenità e dare il massimo.
Per quanto riguarda la musica, voglio continuare a imparare e migliorare come cantante, affinando sempre di più la mia tecnica. Con i Sons Of Lunacy, il nostro obiettivo è farci conoscere, divertirci e far divertire il pubblico. Non abbiamo ambizioni da rockstar, ma vogliamo portare avanti il nostro progetto al meglio delle sue potenzialità, con professionalità e passione.
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