Monica, mamma nella vita e iMamma nel lavoro
Conosciamo meglio Monica, collega della sede di Palermo, Communication Manager della BU Content & Creative Solutions e giornalista 4.0. Ma soprattutto mamma che lavora ad un progetto dedicato alle mamme.
Dopo l’apertura della sede di Palermo, avvenuta a dicembre 2023, Mashfrog si è arricchita di nuove professionalità in ambito IT Engineering e Digital Experience, oltre che di un team specializzato in Comunicazione e Marketing. Monica è parte integrante di questo team, e si occupa principalmente di iMamma, un ecosistema digitale dedicato al mondo delle mamme e delle donne in gravidanza. In questa intervista ci ha raccontato qualcosa in più sul suo lavoro e su come l’essere una madre abbia influito su di esso (e viceversa!).
Raccontaci il tuo percorso professionale
Faccio il lavoro che ho sempre sognato di fare nella vita: dal 2004 sono una giornalista professionista. Mi definisco un’emigrante al contrario, perché mi sono trasferita dal Veneto in Sicilia per iscrivermi a Scienze della Comunicazione. Un’esperienza che avrebbe dovuto durare solo un anno, ma che invece si è protratta, tanto che a novembre saranno ben 28 anni che vivo in questa splendida regione. Ai tempi dell’università ho iniziato un tirocinio al Giornale di Sicilia, dove poi sono rimasta per molti anni, cimentandomi con tutti i vari aspetti del giornalismo, dalla tv alla radio, fino alla carta stampata, la mia vera passione. Ho fatto varie esperienze in altre realtà giornalistiche e negli uffici stampa, anche recentemente come portavoce del sindaco di Corleone. Lavoro dal 2016 su iMamma, un progetto che ho contribuito a far crescere nel corso di questi anni.
Cos’è iMamma?
iMamma nasce a Palermo nel 2011 come app per la gravidanza e la fertilità per fornire uno strumento pratico alle future mamme, che potesse contenere sia dei tool utili nel periodo della gestazione, sia delle informazioni valide, corrette e verificate. Nel corso degli anni il team di lavoro si è ampliato, perché è cresciuta l’offerta: da app dedicata alle aspiranti mamme e alle donne in attesa, è diventato uno strumento a supporto anche dei neogenitori e più in generale delle famiglie. Siamo arrivati ad essere una ventina, oggi tutti assunti in Mashfrog, tra sviluppatori, designer ed esperti di comunicazione e social media.
Da chi è composto il team di lavoro?
Una parte del gruppo di lavoro “siciliano” continua ad occuparsi di iMamma a tempo pieno, in particolare siamo tutte persone che lavorano in ambito comunicazione. Ci occupiamo di tutti gli aspetti strategici ed operativi del blog, dell’app e di tutti i social, e facciamo anche customer service per l’app. Possiamo anche contare sul supporto dei nostri colleghi dell’area IT, che, avendo già lavorato su questo progetto, possono supportarci in caso emergessero problemi tecnici su una delle nostre piattaforme.
Qual è il tuo ruolo all’interno di questo progetto?
Io mi occupo prevalentemente del blog imamma.it sin dalle sue origini, nel 2016. Inizialmente era composto da una serie di post sparsi scritti da una mamma (cioè, io!), poi anche questo progetto si è evoluto e nel tempo abbiamo raggiunto ottimi risultati in termini di visualizzazioni e di SERP, dove per molte parole chiave ci posizioniamo in prima posizione o comunque in prima pagina. Ma iMamma è anche molto altro: è un blog, un’app, un gruppo Facebook, diversi profili social, una community con oltre 40 stanze di chat, insomma un vero e proprio ecosistema, nel quale ci prendiamo cura delle donne, dalla ricerca della gravidanza fino a quando diventano madri. Mi piace pensare che iMamma sia un modo per fornire un “libretto di istruzioni” molto semplice, ma molto efficace, a tutte le famiglie che ne hanno bisogno.
Sei una mamma che lavora per le mamme: come le due cose interagiscono?
Mio figlio è nato nel 2011, lo stesso anno in cui è nata iMamma, un segno del destino forse, ma che conferma quanto i due aspetti siano strettamente correlati. Sin dall’inizio ho impostato il mio lavoro partendo dai bisogni delle madri e delle donne in gravidanza: bisogni spesso elementari, dubbi, curiosità, che da mamma posso intercettare. Quindi essere madre mi aiuta a scegliere gli argomenti di cui parlare, spesso anche partendo da esperienze di vita personali: il sonno, la preparazione del latte artificiale, sono solo alcuni dei temi che nascono da un mio vissuto.
Viceversa, iMamma mi ricorda ogni giorno quanto sono fortunata ad essere mamma e quanto questo non sia scontato. Lavorando come moderatrice nella chat e leggendo i messaggi delle donne, mi rendo conto che in tante faticano a coronare il loro sogno di maternità o non ci riescono affatto. Quindi lavorare tutti i giorni con questa realtà mi spinge ad essere ogni giorno un genitore migliore e cercare di fare sempre meglio per mio figlio.
Come stanno andando questi tuoi primi mesi in Mashfrog?
Il primo aspetto molto positivo è la possibilità di lavorare in full remote. Per me è un vantaggio enorme poter lavorare da casa, soprattutto perché in questo modo posso seguire di più mio figlio in una fase delicata come quella preadolescenziale. Altra nota positiva di Mashfrog è che è un ambiente giovane, il che è sinonimo di grande dinamismo e voglia di crescere. Inoltre, mi fa molto piacere che mi sia stata data la possibilità di continuare a lavorare con il mio team, con cui negli anni si è instaurato un rapporto di fiducia e conoscenza che può solo giovare al progetto iMamma.
Non ho ancora avuto l’opportunità di conoscere di persona tutti i colleghi della BU Content & Creative di Roma, ma so che nel prossimo futuro ci saranno maggiori possibilità di confronto e di integrazione e le attendo con grande aspettativa.
Infine, che aspettative hai per il tuo futuro professionale?
Nel mio futuro non vedo un lavoro diverso da quello che faccio e che ho sempre voluto fare. Oggi sono una giornalista 4.0 perché la mia professione è cambiata e continua a cambiare. Da un mondo di tv, radio e carta stampata alla rivoluzione dell’AI che viviamo ora, il salto è quantico. Ma amo crescere e amo le sfide. E non sarei qui oggi se non fossi sempre stata così. Per questo dico… giornalista tutta la vita!