Una leadership tutta al femminile: l’intervista a Milena Fabrizi
Milena Fabrizi è la nuova Enterprise Digital Evolution BU Director di Mashfrog Group. In questa intervista ci ha raccontato il suo approccio e i principali obiettivi che si prefigge per la crescita della business unit che coordina.
Innovare, crescere e diversificare: sono racchiusi in questi tre concetti gli obiettivi principali che Milena Fabrizi, la nuova Enterprise Digital Evolution BU Director di Mashfrog Group, si è prefissata per questo 2023. Abbiamo parlato con lei di team, progettualità e prospettive future, ma anche delle diffidenze che ha dovuto affrontare per diventare una manager di successo in un contesto professionale prevalentemente maschile.
Raccontaci innanzitutto il tuo percorso professionale.
Sono nata professionalmente ormai più di venticinque anni fa: dopo un percorso universitario e una laurea in Economia, ho iniziato la mia carriera professionale in società di consulenza, sin dall’origine occupandomi di tecnologia SAP. Inizialmente ero una consulente, ma con il tempo ho ricoperto ruoli di gestione e coordinamento di progetti via via sempre più complessi e su clienti sempre più strategici. Circa cinque anni fa sono diventata responsabile di delivery, arrivando a coordinare un team di oltre 200 persone.
Quando e con quali obiettivi sei entrata in Mashfrog?
Sono entrata in azienda a novembre 2022 con il ruolo di Enterprise Digital Evolution BU Director per coordinare un team di professionisti che si occupano di soluzioni tecnologiche che supportano le aziende nelle loro scelte di business, con un focus incentrato sulle soluzioni SAP.
I miei obiettivi principali sono essenzialmente due: da un lato far crescere questa Business Unit, aumentando l’organico di un ulteriore 50% di risorse entro fine anno; dall’altro incentrare il business su soluzioni più innovative e per ora ancora un po’ di nicchia, che sempre più vanno nella direzione del Cloud. La scelta di rinominare questa BU definendola “Enterprise Digital Evolution” rispecchia proprio la volontà di andare verso soluzioni evolutive della tecnologia SAP, continuando a rafforzare le competenze già consolidate che abbiamo.
Gestisci un team molto ampio ed internazionale: raccontaci come è strutturato e quali sono i key points che caratterizzano la tua leadership.
Abbiamo recentemente aggiornato la nostra organizzazione interna, per strutturare in maniera più organica tutti gli aspetti della delivery: da una parte abbiamo identificato una serie di Head of che coordinano le risorse a seconda delle aree di competenza (da quelle di processo a quelle più tecnologiche), favorendo anche la loro conoscenza di soluzioni sempre più innovative e aggiornate; dall’altra abbiamo individuato dei responsabili per i mercati esteri, in particolare US e Serbia, dove ci sono obiettivi di crescita importanti; infine abbiamo designato alcuni responsabili di gestione progettuale, anche questo un aspetto complesso che necessita di competenze specifiche e definite, a maggior ragione se puntiamo a raggiungere clienti sempre più importanti.
Il team è dislocato presso varie sedi aziendali, in particolare in Serbia, US e Emirati Arabi, ma l’headquarter resta sempre in Italia. In particolare, più di 80 dipendenti lavorano presso la sede di Milano, ma stiamo crescendo molto anche su Roma: solo a gennaio abbiamo assunto oltre dieci risorse e contiamo di assumerne ancora nel corso dell’anno. Questo allo scopo di diversificare, sia in termini di competenze che di progettualità, in modo anche da permettere ai nostri consulenti di crescere professionalmente, confrontandosi con diverse realtà.
Quali sono i mercati principali in cui abbiamo progetti in corso?
Come dicevo, l’obiettivo di quest’anno è crescere e diversificare. Per questo negli ultimi mesi abbiamo lavorato moltissimo alla definizione di nuove proposte e alla partecipazione a diverse gare, in particolare nell’ambito della pubblica amministrazione e abbiamo in pipeline tante opportunità da sviluppare nei prossimi mesi. Iniziamo già a vedere i primi risultati: proprio da pochi giorni abbiamo perfezionato l’Accordo Quadro con un’importante realtà come Enel. Sempre in Italia oltre a mantenere solida la nostra partnership storica con Prysmian, stiamo avviando con loro un percorso evolutivo legato alle tecnologie più innovative messe a disposizione da SAP.
Sui mercati internazionali abbiamo recentemente acquisito un importante cliente attivo nel settore delle energie rinnovabili con una forte presenza in Medio Oriente e Africa, ma che sta espandendo a livello globale. Un programma, più che un progetto, molto sfidante, perché prevede una serie di implementazioni che ci vedranno coinvolti per i prossimi anni.
Sei una manager donna in un contesto professionale di uomini: ti sei mai sentita discriminata?
Sicuramente oggi nei contesti aziendali c’è una maggiore consapevolezza della necessità e dei benefici di sostenere anche il lavoro femminile. La percentuale di donne che ricoprono ruoli dirigenziali di alto livello rimane ancora estremamente contenuta. In media circa il 20% dei ruoli apicali sono ricoperti da donne e la differenza di genere spesso e sovente si apprezza anche nel gap salariale, per cui esistono sicuramente differenze che devono essere ancora colmate. Donne e uomini hanno caratteristiche e spesso approcci diversi e questo consente una maggiore diversificazione di idee creative, innovazioni e intuizioni che non posso che influenzare positivamente le decisioni e le strategie aziendale, creando valore aggiunto.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, negli anni ho indubbiamente percepito qualche differenza di trattamento, soprattutto di affermazione del mio ruolo e del mio approccio e stile manageriale. Devo ammettere che in Mashfrog non ho questa sensazione, anzi percepisco che c’è una particolare umanità nei rapporti, cosa che io reputo molto importante. Sono convinta che in un’azienda la differenza la fanno le persone e che la forza del lavoro di team non abbia eguali. Probabilmente l’essere donna, unitamente alla mia particolare attenzione all’aspetto umano, ha reso più arduo sostenere e affermare alcune scelte che a volte possono discostarsi da stili manageriali più convenzionali.
Innovazione, crescita e diversificazione: possiamo riassumere così i tuoi obiettivi 2023?
Assolutamente sì, questi sono gli obiettivi di business, ma c’è un altro scopo che mi sono prefissata non meno importante: integrare chi c’è con chi verrà in maniera armonica e serena. Nonostante il poco tempo, percepisco che questo già sta succedendo, sia per l’accoglienza percepita dai nuovi assunti, sia per l’apertura che mi stanno dimostrando coloro che già erano in azienda. Entro la fine dell’anno vorrei rafforzare la coesione nel team, in modo che possano tutti sentirsi parte di una squadra vincente e aiutarsi a vicenda. Proprio per promuovere questo interscambio, stiamo già realizzando dei corsi di formazione interna, con il duplice scopo sia di condividere competenze su ambiti specifici, sia di favorire una conoscenza diretta tra le persone, così che in futuro possano più agevolmente collaborare.