Il robotaxi Tesla Cybercub: più AI che automotive
Cosa suggerisce il lancio dell’auto a guida autonoma di Elon Musk. Per Edoardo Narduzzi, CEO di Mashfrog ai microfoni di Class CNBC, Tesla ha una posizione “assolutamente originale nell'evoluzione dell'Intelligenza Artificiale”
La presentazione del robotaxi Tesla Cybercub proietta l’azienda di Musk oltre la dimensione della automotive perché “sta diventando sempre di più una big tech, una software house posizionata in una modo assolutamente originale nell'evoluzione dell'intelligenza artificiale”. Sono le considerazioni di Edoardo Narduzzi, CEO di Mashfrog Group ai microfoni di Class CNBC.
Più che una auto ultra-evoluta, il Tesla Cybercub presentato con il grande showbiz di Las Vegas assomiglia ad “una sorta di smartphone di nuova generazione – chiosa Narduzzi. Era già sparito il motore con l'auto elettrica, adesso scompaiono anche i comandi o addirittura il volante, cioè i simboli dell'automobile”.
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Mentre il dibattito globale è focalizzato sulla Generative IA, l’auto a guida autonoma di Musk mette a tema l’orizzonte prossimo dell’Intelligenza Artificiale simbolica. “L’AI generativa non è la modalità con la quale il nostro cervello funziona” ha ricordato Narduzzi “perché quando noi arriviamo a un semaforo non elaboriamo una regressione statistica per capire se dobbiamo frenare, accelerare o fare altre manovre. La nostra intelligenza lavora associando un significato al simbolo del semaforo rosso e l’AI punta a creare qualcosa che sia sempre più simile alle modalità di funzionamento del nostro cervello”.
Il profilo di azienda ibrida tra il tech e la automotive permette oggi a Tesla “una capacità superiore di seguire l'innovazione” e il suo vantaggio competitivo in questo percorso è notevole nel lungo periodo, perché, nonostante la difficoltà a ridurre i costi medi di produzione, la progressiva diffusione delle auto a guida autonoma può permettere a Musk di processare una base dati enorme.
“Non sappiamo cosa succede nel dietro le quinte, le piattaforme utilizzate e i livelli di sviluppo raggiunti”, dice Narduzzi, ma dobbiamo considerare che Tesla “è già un protagonista della automotive, ha una enorme flotta di auto già su strada e ora accelera con la guida autonoma”: un vantaggio di posizionamento notevole nella lunga corsa con competitor come Waymo di Alphabet, il robotaxi di Baidu o Cruise di General Motors.
Lo showbiz del robotaxi del 17 ottobre non cambia la visione d’insieme sulla corsa dei Magnifici 7 nell’Intelligenza Artificiale, ma secondo Narduzzi si delineano sempre meglio i profili, con Apple alle prese con una trasformazione in vendor di software asset che la mette in corsa per diventare ‘sottotraccia’ il competitor di Microsoft nei prodotti innovativi per i consumatori”.